Title: Lucca, Archivio Storico Diocesano, Archivio Arcivescovile, Diplomatico, + + K 88
Document number: 3336
Author(s): Mattia Viti (file creation on 2022-02-08); Mattia Viti (last change on 2022-02-08)
Record source: Original document
Document type: Libellus/precaria/emphyteusis
Document tradition: Original
Fiscal property: Uncertain
Date: 887 November 13
Topical date: Lucca
Dating elements: Settimo anno d'impero di Carlo il
Grosso
Keywords: bishops, casae/cassinae massaricie, cities, city territory, comitatus, libellus/precaria/emphyteusis, mother churches, notary, scabini, witness.
Editions and document summaries: MDL, 5/2, n. 963, pp. 594-595; ChLA, 86, n. 5, pp. 26-28
Commentary
Sottoscrizioni autografe: Teudelgrimo (livellario), Leo notarius, Ermifridi, Adalfridi, Ghiselfridi notarius et schabinus, Ermiperto, Teupertus, Rachifonsus notarius (scrittore). Sottoscrizioni con Signa: Vuillerado qd. Osprandi, Petrus filio Petri. Sul verso della pergamena si leggono varie note tergali: in basso a sinistra, di mano del secolo X: Libello <spazio bianco di ca. cm. 2> da Teudelgrimo; di seguito, di mano del secolo XI: L(ibellum) <spazio bianco di ca. cm. 3> d(e) comitatu Flore(n)tino; del secolo XII, leggibile con l'ausilio della lampada di Wood: L(ibellum) d(e) om(n)ib(us) casis et reb(us) S(an)c(t)i Silv(est)ri <spazio bianco di ca. cm. 1,5> in comitatu Florentino, Fesulano et Pisto/riensi. Pensione. Sol(idi) XX; in basso a destra, di mano del secolo XIII: Credo feudu(m) e(ss)e comitis Guidonis.
L'homo Pistoriense Teudelgrimo del fu Grimaldo, per un considerevole censo annuo di 20 solidi, riceve a livello tutte le pertinenze della chiesa lucchese di San Silvestro, poste nei comitati di Firenze, Pistoia e Fiesole. Egli sembra poter essere indicato come il più antico antenato attestato nella documentazione della famiglia dei conti Guidi. Parrebbe, infatti, essere parente di quel Tegrimo documentato nell'anno 927 e considerato quale capostipite della famiglia comitale. A suggerire tale identificazione, oltre alla coincidenza onomastica, sono vari indizi: l'origine toscana e in particolare pistoioese, da sempre ritenuta plausibile; il riferimento ai territori fiorentino, pistoiese e fiesolano, in cui si concentreranno i principali interessi fondiari del gruppo parentale; la notevole disponibilità monetaria e l'alta condizione sociale; infine, la nota tergale del secolo XIII che collega il documento ai comitis Guidonis. Sulla proposta di identificazione si veda: Rauty 2003, pp. 1-3; Manarini 2016, p. 83 nota 72. La chiesa subarbana di San Silvestro, insieme all'altra chiesa lucchese di San Frediano, nel corso del secolo IX era stata controllata dal fisco regio divenendo una sorta di "contenitore di beni fiscali". Ora, dopo essere rientrata nella disponibilità dell'episcopio di San Martino, veniva gestita dal vescovo Gherardo per ricompensare un membro della clientela marchionale. Sulla questione, vd. Tomei 2014, pp. 542-545. Si noti che nel testo è esplicitata per Teudelgrimo e gli eredi solo la potestas abendi, inperandi e usufructuandi e non, a differenza di quanto accade nella maggior parte dei livelli lucchesi, anche quella gubernandi, laborare faciendi e meliorandi. La ragione di ciò è forse da rintracciare nel fatto che oggetto del livello siano casis et rebus e non terreni da coltura o altri beni fondiari.