Title: Vercelli, Archivio Comunale, Libri Biscioni, vol. 4, f. 219
Document number: 1809
Author(s): Caterina Ciccopiedi (file creation on 2021-04-30); Edoardo Manarini (last change on 2022-01-03)
Record source: Critical edition
Document type: Imperial/royal diploma
Document tradition: Uncertain tradition
Fiscal property: Uncertain
Date: 1027 April 7
Topical date: Roma
Date/period of redaction: XIV m
Keywords: albergaria/gifori, allocation to churches, archbishops, archchancellor, archdeacons, bishops, camera regis, castle, chancellor, cities, comitatus, curtes, districtio, emperor/king, fiscal property, fisheries, fluvial transport, fodrum, forests, imperial/royal diploma, judge, lakes, markets, missus of other public authorities, mother churches, object, outflow, penalty, plebs, profits of justice, rights of use on woods/pastures/waters, rivers, rural communities, shores, subdeacons, teloneum, textual occurrence.
Editions and document summaries: MGH DD Ko II, n. 84, pp. 114-116.
Bibliography: Panero 2004.
Links: https://www.dmgh.de/mgh_dd_ko_ii/index.htm#page/114/mode/1up.
Commentary
Il diploma è la conferma di una precedente concessione (del 1025) al vescovo Leone. Leone nel 1025 si recò a Costanza a rendere omaggio al futuro imperatore e in quell'occasione presentò le copie dei diplomi di Ottone III, 324/999, 383/1000, 323/999 tutte opportunamente modificate per ottenere un diploma complessivo di conferma per i diritti e i beni della chiesa di Vercelli. Successivamente nel prendere atto che i diritti pubblici confermati con il D. 84/1027 non avrebbero mai potuto portare al controllo indiscusso di una circoscrizione compatta di ambito provinciale sia per l'opposizione militare del partito filoarduinico alle confische disposte, sia per via del fatto che altri grandi proprietari laici ed ecclesiastici stravano consolidando spontaneamente un proprio districtus signorile - appena tre anni dopo la conferma di Corrado II il vescovo Arderico si indusse a chiedere un'altra conferma volta a garantire le concessioni di beni e di diritti pubblici legittimamente trasferiti dal regno alla chiesa o di diritti esclusivamente fondiari acquisiti per quote minute e confermati con diplomi genuini. Si tratta del diploma D. 147/1030.