Title: Lucca, Archivio Storico Diocesano, Archivio Arcivescovile, Diplomatico, ++ F 19
Document number: 3349
Author(s): Mattia Viti (file creation on 2022-02-08); Mattia Viti (last change on 2022-02-08)
Record source: Original document
Document type: Libellus/precaria/emphyteusis
Document tradition: Original
Fiscal property: No
Date: 886 October 18
Topical date: Lucca
Dating elements: Sesto anno d'impero di Carlo il
Grosso
Keywords: abbots, agricultural workers, baptismal churches, bishops, churches, confinia, libellus/precaria/emphyteusis, marshes/lagoons/tombolos, monasteries, mother churches, notary, priests, rector of, roads, scabini, witness.
Editions and document summaries: MDL, 5/2, n. 949, p. 584-585; ChLA, 85, n. 41, pp. 139-143
Commentary
Sottoscrizioni autografe: Petronaci presbiter et rector, Sicherado, Cunimundo, Aloni, Ghiselfridi notarius et schabinus, Liutifridi, Alboni, Rachifonsus notarius (scrittore). Sottoscrizioni con Signa: Petrus qd Ermi (livellario). Tra i testimoni, solamente il prete Petronace adopera una minuscola carolina pura, sebbene di esecuzione un pò faticosa; Sicherado utilizza una minuscola indifferenziata di livello usuale; la scrittura di Cunimundo, parimenti di livello usuale, fa invece sfoggio di una a di tipo carolino e di una g con occhiello interiore ampio e strozzato; con a e g di tipo carolino anche la scrittura, di livello usuale, utilizzata da Alboni; impiegano, infine, minuscole professionali di tipo notarile, sia pure realizzate a livelli diversi di competenza, Aloni, Liutitridi e il notaio e scabino Ghiselfridi. Sul verso della pergamena si leggono tre note tergali: di mano del rogatario: libellu(m) da Petrus de Ca(m)pomaiore; di seguito e a completamento di questa, di mano del X secolo: finib(us) Versilia; di mano della fine del secolo XI: l(ibellum) a Petro fil(io) Erm[i] in pl(ebe) S(an)c(t)ę Felicitatis de duab(us) eccl(es)iis una | in Versilia alia in Stathema ac de t(er)ris vine|isq(ue) in locis Urticeta, Barcha, Castello, Scar|pello et Sup Strata.
Alcuni toponimi (Burcha, Orticeta e Sup Strata) non sono localizzabili con certezza. In linea di massima ritengo però che vadano tutti collocati nella fascia collinare e premontuosa della Versilia compresa tra gli attuali Comuni di Pietrasanta (località di Valdicastello Carducci e Capezzano Monte) e Camaiore (località di Monteggiori, Montepreti, Casoli, ecc.). Per questo li associo nella marcatura al toponimo Versilia. Ricorre qui, con ogni probabilità, la prima attestazione della chiesa di San Cassiano attualmente nel territorio di Strettoia (Pietrasanta), che nel 1219 è detta in loco dicto Mura, vd. Marrai 2018-2019, pp. 190-191, 289. Su questa base propongo anche l’identificazione del Castello citato con la località di Castiglione. Nel territorio di Strettoia è attestato con sicurezza, a partire dal secolo XI, un castello detenuto dalla famiglia signorile dei Da Corvaia e Da Vallecchia, vd. Marrai 2018-2019, pp. 174-215; in part. pp. 189-196. Tra le due strutture si può supporre una continuità. Il teste Liutifridi (fu Teuderado), qui attestato come sottoscrittore, è concessionario di un altro “grande livello” (GrossLibellen) riguardante beni vescovili e della chiesa sedale di San Frediano in area versiliese nell’ottobre 885, vd. ChLA, 85, n. 29. Si tratta di un personaggio certamente inserito nella clientela marchionale/vescovile - è concessionario di beni di San Frediano in altre occasioni, vd. Viti 2019-2020, pp. 225-227. - e associabile ai gruppi parentali dell’élite diocesana (Figli di Rodilando, Cunimundinghi, Figli di Huscit), assieme ai quali compare spesso come sottoscrittore. Si noti, infine, la menzione di un terreno paludoso, elemento tipico del paesaggio versiliese medievale.