Title: Salerno, Archivio di Stato, fondo 'Mensa Arcivescovile', n. 26 (ed. Giordano 2014, Le pergamene, n. 20)
Document number: 5505
Author(s): Paola Massa (file creation on 2022-09-06); Paola Massa (last change on 2022-09-06)
Record source: Critical edition
Document type: Marquis’/ducal/princely diploma
Document tradition: Uncertain tradition
Fiscal property: Yes
Provenance: Sancta Maria et Beatus Matheus; episcopium (Salerno)
Date: 1046 August
Topical date: Salerno
Date/period of redaction: XIII sm
Keywords: agricultural workers, archbishops, casalia, churches, coloni/tenants, exemption, fisheries, forests, freeborn, immunity, landed possessions, marshes/lagoons/tombolos, mills, notary, personal rank, ports, privileges, rivers, slave, slave labour, walls.
Editions and document summaries: Editions: Pennacchini 1938, pp. 152-154; Giordano 2014, pp. 41-42, n. 20 (source of the text reproduced here). Document summaries: Balducci 1970, p. 6 (che data il documento agli anni 1046-1047); Voigt 1902, p. 65; Paesano 1846-1857, I, pp. 105-106; Schipa 1887 [1968]*, n. 47, pp. 759-760 [264]*; Carlone 1984, p. 12, n. 23.
Bibliography: Pratesi 1958, p. 200; Taviani Carozzi 1991, II, p. 1145.
Commentary
Si tratta di un preceptum falsificato del principe longobardo di Salerno Gisulfo II, tràdito in forma di inserto e insinuato diversi documenti. L'ipotesi di falsificazione si fonda sulla discordanza degli elementi cronologici e sull'assenza di uno Iohannes notarius quale scriptor della cancelleria principesca nel periodo di regno sia di Gisulfo II che del padre Guaimario IV. Secondo l'ipotesi del Carlone (Carlone 1984, p. 12) la falsificazione sarebbe stata prodotta da un notaio salernitano subito dopo la morte di Federico II, avvenuta il 13 dicembre 1250, per rivendicare i possedimenti tra il Tusciano ed il Sele persi dall'arcivescovo salernitano durante il regno svevo (cfr. Giordano 2014, pp. 41-42).