Title: Montecassino, Archivio Abbaziale, Reg. 3 (Martin et al., Registrum Petri Diaconi, II, n. 276, pp. 846-847)
Document number: 5591
Author(s): Paola Massa (file creation on 2023-06-21); Paola Massa (last change on 2023-06-21)
Record source: Critical edition
Document type: Marquis’/ducal/princely diploma
Document tradition: Copy
Fiscal property: Si
Date: 1032 April 12
Topical date: Capua (Caserta)
Date/period of redaction: XII pm
Keywords: abbots, churches, cities, comitatus, count, landed possessions, mills, monasteries, other clerics, penalty, princeps, rights of use on woods/pastures/waters, rivers, shores, writer.
Editions and document summaries: Editions: Gattola 1733, I, p. 205 (dal RPD); RPD, II, n. 276, pp. 846-847 (source of the text reproduced here). Document summaries: CMC II, 52 (aggiunta), p. 261; Di Meo 1795-1819, VII, p. 152; Poupardin 1901, n. 179; Voigt 1902, n. 221; Gallo 1937, p. 62 n. 65; Mancone 1960; Hoffmann 1967; Dell’Omo 2000.
Bibliography: CMC, II, n. 32, p. 225; Bloch 1986, I, pp. 309-310, n. 92, III, p. 1348; Dell’Omo 2011, p. 233, n. 131. Thomas 2012, pp. 273, 304.
Commentary
Il Registrum Petri diaconi (Montecassino, Archivio Abbaziale, Reg. 3) è un semplice cartulario compilato fra il 1131 e il 1133 dal bibliotecario di Montecassino, ultimo continuatore della Chronica monasterii Casinensis iniziata da Leone Ostiense, che copiò non soltanto privilegi pontifici e praecepta delle autorità laiche, ma anche oblationes quorumque fidelium, riprendendo in particolare i documenti riassunti nella cronaca: non mancano le falsificazioni, predisposte però dal suo illustre predecessore Leone. Risulta assai più corposo del Chronicon Sanctae Sophiae, sia per la maggiore importanza di Montecassino, sia perché Pietro inserisce circa 650 documenti privati.
I principi Pandolfo IV e Pandolfo VI, su richiesta dei loro parenti Petrus f. qd. Landoni comes, conte di Caserta, e Audoaldus f. qd. Petii comitis, conte di Atina, concedono a Montecassino la chiesa di S. Nazario, già restaurata dall'abate Atenulfus, sita nella contea di Comino, nel territorio di Atina, vicino al fiume Melfa e il diritto di costruirvi molini (cfr. RPD, II, n. 276, pp. 846).
L’originale, un tempo conservato nell’archivio dell’abbazia di Montecassino (con segnatura: AMC, aula III, caps. XI, 21), risulta deperdito.